Ultima revisione:

31 marzo 2016

Tempo di lettura:

Sidra è il braccio operativo del Comune che, per decisione del Consiglio Comunale (delibera n. 36 del 31.12.2015), ha assunto il potere/dovere di effettuare tutte le operazioni di carattere gestionale per assicurare il superamento dell’infrazione comunitaria,  nelle more della costituzione della gestione unitaria d’ambito. A  fronte di una rete esistente molto estesa (258 km di rete mista e di 148 km di rete nera) soltanto 70.000 abitanti recapitano i liquami all’impianto di depurazione, anche a causa del limitato funzionamento delle direttrici di trasporto principali. Con il progetto del Comune di Catania, inserito nella delibera CIPE 60/2012,  si prevede di rimuovere tutte le criticità esistenti e di realizzare ulteriori 181 Km di rete, compresa quella di Acicastello, indispensabile per assicurare la continuità tra la rete esistente e quella da estendere,  e i grandi collettori, anch’essi riabilitati che conducono al depuratore.  L’obiettivo nostro è quello di allacciare al più presto all’impianto di depurazione ulteriori 300.000 abitanti (dei 415.000 ancora oggi non allacciati),  nonché di ammodernare e ampliare l’impianto di depurazione fino ad una capacità di trattamento di 430.000 abitanti e capacità di depurazione adeguata per il riutilizzo delle acque depurate in agricoltura. (Una presentazione del progetto, scelto per rappresentare alla fiera internazionale Ecomondo2015 Global Water Expo15 un esempio virtuoso di soluzione progettuale organizzativa e gestionale per superare l’infrazione comunitaria nel sud Italia, è consultabile nel sito https://www.youtube.com/watch?v=Iqe3SRqV0Ho).
Il Comune di Catania ha inoltre tempestivamente prodotto, nell’ambito della programmazione del  “Patto per Catania”, una serie di interventi di primario interesse per lo sviluppo del territorio e, tra questi, il finanziamento delle opere di completamento non inserite nella delibera CIPE, che consentirà di assicurare il servizio ai rimanenti 115.000 abitanti.